Operazione Beta. A Milazzo bocche cucite al Municipio.

Poco clamore per l’arresto di ieri operato dai Ros dei Carabinieri dell’Ingegnere Raffaele Cucinotta al palazzo municipale di Milazzo. L’Operazione Beta ha scoperchiato un sistema di malaffare e di “favori” a beneficio della mafia e per consentire in maniera consistente il riciclaggio di denaro.
L’Ingegnere Cucinotta, Dirigente del settore lavori pubblici ed ambiente del Comune di Milazzo, è stato arrestato per fatti ed atti compiuti nel 2014, quando era funzionario del Comune di Messina. Il contraccolpo in città è però evidente.
L’assenza per motivi di salute dell’Ingegnere Cucinotta nelle scorse giornate aveva già rallentato il carico di lavoro di un settore nevralgico e, l’assenza forzata, non potrà che creare ulteriori problematiche. Pare che ci siano diverse risposte attese con una certa urgenza dai cittadini.
Il silenzio del primo cittadino e del suo entourage sull’accaduto è quanto meno eloquente. Si vedrà nei prossimi giorni, dopo gli interrogatori in carcere e le successive decisioni dei giudici, cosa fare e come comportarsi. Si tende a prendere le distanze ma i problemi ci sono e sono evidenti. Più del settore contabilità, quello dei lavori pubblici e dell’ambiente sono settori dove un dirigente di ruolo e competente fa la differenza rispetto a chi andrà a sostituirlo ma che non è specifico degli argomenti da affrontare. Raffaele Cucinotta è accusato di corruzione.
Nel corso della sua attività di funzionario del Comune di Messina avrebbe aiutato il gruppo mafioso dei Romeo-Santapaola per permettere ad alcune società a loro riconducibili di partecipare e vincere una gara di vendita di immobili poi ridotta e ridimensionato dal Comune di Messina per carenza di fondi e quindi saltata.
Cucinotta sarebbe stato avvicinato e convinto ad assumere tale atteggiamento da un piccolo imprenditore edile di Rometta che avrebbe sposorizzato la famiglia messinese presso il funzionario. Cucinotta ed i Romeo vengono tranquillamente ripresi dalle telecamere dei Ros in giro per la città di Messina a parlare dei fatti poi contestati.










