Milazzo. Irritec ed Istituto Terzo Comprensivo. Un partnenariato tutto eco

Prendete un quadrato di terra abbandonata, piena solo di ciottoli e sterpaglie. Metteteci una maestra caparbia e un dirigente scolastico disposto a scommettere sulla rinascita di quel terreno e l’avvio di un progetto “Orto” che coinvolga le famiglie e gli studenti. Nasce così e si sviluppo anno dopo anno, l’orto dell’Istituto terzo comprensivo “Baronello”, un orto che sa di buono, di fatica, impegno e tanta tanta pazienza. Quest’orto oggi è l’unico orto didattico della Sicilia, con partner come Slowfood Sicilia e Irritec, che proprio nella giornata di oggi ha consegnato dieci kit di irrigazione che andranno ad arricchire e donare benessere alle numerose piantagioni avviate nelle scorse settimane dai bambini della scuola primaria, guidati dalla responsabile del progetto, Giusy Caliri. Alla consegna dei kit era presente non solo il dirigente dell’Istituto Alessandro Greco ma anche la neo assessora all’istruzione del comune di Milazzo, Lucia Scolaro e Giuseppe La Rosa, presidente della Condotta Slow Food. “Abbiamo deciso di avviare questo progetto di orto a scuola per formare i ragazzi ad una buona e corretta alimentazione e il mio grazie va proprio alle insegnanti, agli studenti e alle mamme e i papà che si sono messi in gioco con noi”, ha detto il dirigente Greco, aggiungendo il valore educativo che può attribuirsi al prendersi cura delle piante e farle crescere, fino ad arrivare al raccolto, che già lo scorso anno scolastico i bambini hanno potuto ammirare e gustare. Soddisfazione per tale risultato è stata manifestata da Slow Food Sicilia per bocca di La Rosa, sopratutto perché l’orto è riuscito a raggiungere un risultato così importante, da poter essere finanziato. Anche l’assessora Scolaro ha manifestato il favore nei confronti del progetto e nella volontà di formare ragazzi che sappiano nutrirsi in maniera corretta. Un risultato dunque di tutta la scuola, delle insegnanti che si sono prodigate anche fuori dell’orario scolastico pur di portare avanti l’orto, i tanti genitori volontari il cui contributo è stato altrettanto importante insieme ai volontari della chiesa della Trasfigurazione che si sono occupati di costruire la recinzione dell’orto. La maestra Giusy Caliri, già responsabile della Condotta Agraria, che ha saputo infondere il suo entusiasmo nei bambini più piccoli, coinvolgendoli in un progetto che non è solo piantagione e coltivazione delle piante più disparate, ma è anche corretta alimentazione, cibo sano con l’introduzione di merende salutari e degustazione di prodotti che molto spesso fanno storcere il naso ai bambini. Un orto sostenibile dunque che sa di futuro, di benessere, di vita che si sviluppa da un piccolo seme e coltivato con tanta dedizione.