Milazzo. Nuovi lidi al Tono?. Solo uno, ma Legambiente e centro sinistra teorizzano scenari apocalittici.

Il nuovo Piano di utilizzo del Demanio Marittimo scatena, fuori tempo massimo, le teorie della distruzione portate avanti da Legambiente, Partito Democratico e Movimento 5 stelle e altre persone che credono a come la zona del Tono sarà completamente sotterrata sotto i lidi nuovi. Che l’idea di distorcere a proprio piacimento la verità siano uno strumento utilizzabile sui social non è certo cosa che ci fa scandalizzare. Ne ci preoccupa la teoria del non far fare che impazza da alcuni anni a Milazzo. Ci preoccupa l’accanimento con cui si attacca uno strumento urbanistico che è obbligatorio per legge ma che nessuno, quando ha avuto tempo per farlo, ha criticato o attaccato. Dal 2021 ad oggi silenzi sul Pudm che, dalla sua approvazione ad ora, non ha mai cambiato fisionomia. Ed allora bisogna pensare che la “guerriglia” social lanciata dalle “solite” truppe sia solo a fini elettoralistici sfruttando il periodo e giocando sulla facilità con cui i fatti, veri o falsi che siano, viaggiano sui social. 18 sono i lidi totali che porterebbero , secondo i M5S, ad avere un lido ogni 180 metri. La matematica non è mai stata un opinione e, leggendo il Pudm, il fronte occupato dai lidi è di 46 metri ciascuno. Quindi 180 metri di distanza, secondo i cinquestelle, da un lido all’altro ed in più i 46 metri di fronte terrapieno portano ad un totale di 220 metri per ogni lido. Ma 220 moltiplicato 18 fa 3.960 metri lineari. Nel ragionamento dei cinquestelle quindi o si è ristretto il lungomare di ponente oppure hanno molto più semplicemente sbagliato i loro calcoli. La peggiore delle fantasie però la si utilizza facendo intendere che tutti e 18 i lidi della riviera di Ponente fossero concentrati al Tono. Chiaramente non è così . Sono soltanto 9 dal Campo sportivo all’Ngonia del Tono. Già esistenti prima del 2021, e quindi con l’obbligo di mantenere la concessione già rilasciata ai titolari almeno fino a scadenza naturale prevista( sembrerebbe) nel 2027, Baia del Tono, Stone Beach, La Tonnara, Aeolia, Esperia, Horizon, Medusa e tra Medusa e Horizon una concessione già rilasciata a società che fino ad oggi ha mantenuto in vita il possesso senza avviare il lido. Totale 8 lidi. Unico nuovo lido previsto dall’attuale amministrazione è quello individuato tra l’Horizon e la Tonnara. Solo uno?. Si, gli altri sono già esistenti ma non ci è sembrato che si sia lamentato nessuno fino ad oggi. Ne Legambiente, ne il PD, ne il Movimento5 stelle, ne i cittadini che vengono invitati da nuovo profeti social a scendere in Piazza o ancora peggio a paragonare l’Amministrazione in carica come “gestori alla Mare Nostrum” con il pessimo gusto di chi lo ha fatto al richiamo di una nota consorteria mafiosa. Dire che tutto questo va valutato come un attacco predeterminato e privo di riscontri oggettivi è il minimo. Che ci sia un atteggiamento negativo a prescindere è evidente. Poi il “nuovo Porto”. Ma quale nuovo porto turistico?. Quello in Marina Garibaldi è previsto dal Prg adottato nel 1986 e dallo schema di Massima reiterato nel 2004. Nessuno di loro sa che il PUDM deve necessariamente essere conforme al PRG vigente anche se scaduto nei vincoli?. Ma nessuno si è soffermato a leggere realmente il PUDM?. Più facile attaccare e scaricare su altri colpe che il Pd ha certamente, avendo glissato nei cinque anni di amministrazione nel redigere uno strumento urbanistico come il PUDM di cui aveva tirato fuori solo uno straccetto privo di validità applicativa ma che prevedeva la stessa situazione al Tono, un megaporto in Marina Garibaldi che andava da Croce di Mare al Palazzo Municipale con un fronte galleggiante di oltre un chilometro, la privatizzazione di tutta l’area di Vaccarella, compresa la cancellazione delle aree dedicate a Padre Pio ed alla Madonna dove avevano previsto un nuovo insediamento privato e nessun tipo di previsione progettuale per recuperare la riviera di Ponente. Certo che oggi, i rappresentanti del Pd che attaccano il PUDM approvato, fanno quasi tenerezza per un verso . Oggi Legambiente, il Pd e il movimento 5stelle glissano sulla riviera di levante, nettamente mantenuta alla pubblica fruizione contro il loro volere di privatizzarla, ma attaccano sul Tono dove invece l’Amministrazione in carica ha previsto il recupero della parte finale della Ngonia alla pubblica fruizione oggi impedita. Ricapitolando le cose strane. Un solo nuovo lido previsto nella zona del Tono scatena le ire dei difensori della spiaggia pubblica a tutti i costi che però ad oggi non si erano accorti della presenza di lidi e concessioni già rilasciate nella stessa zona e, men che meno si erano resi conto che il PUDM, approvato nel 2021 dal consiglio comunale, dal Demanio Marittimo, dalla Capitaneria di Porto, dal Genio Civile, dalla Soprintendenza, da vari organi regionale, che ha superato la VAS e che ha infine trovato il decreto dell’Assessore Regionale come primo Comune siciliano, era esistente e poteva essere soggetto a ricorsi, osservazioni ed altro, scoprendo solo ora che comporterebbe chissà quali guai alla comunità privandoli, udite udite, di 46 metri di fronte spiaggia in più al Tono e di 350 metri di fronte spiaggia nella restante parte del lungomare. Un disastro?. Fate voi. Dalla lettura si comprende facilmente chi è il vero disastro per la città di Milazzo. Chi tace di fronte alle “sciocchezze” dei partiti amici e degli amici ed attacca a testa bassa chi invece opera nell’interesse generale compendiando interesse pubblico ed iniziativa privata. Perchè Milazzo vuol orientarsi a fare turismo ma non abbiamo capito come si dovrebbe fare secondo Legambiente, Pd e M5stelle. Ecco, ci dicano questo, dicano ai cittadini qualcosa di come vorrebbero la città. Sarebbe un buon inizio e darebbe ai cittadini una visione di città futura dal punto di vista dei “no a prescindere”. In ultimo, la tenerezza che fanno alcuni soggetti politici del passato remoto che parlano di apocalittiche scene di gente del Tono chiusa nelle case ed impossibilitata ad uscire per colpa dei Lidi. Probabilmente svegliandosi la mattina sudato non è mai andato al mare al Tono. Lidi o non lidi al tono è sempre pieno di gente e di macchine e solo l’amministrazione in carica ha realizzato la strada via di fuga che il Pd, alla guida della città nei cinque anni precedenti aveva cassato e stralciato dalle opere da realizzare. Probabilmente nessuno di loro aveva ed ha la patente.