“Open Data Day” all’Istituto Commerciale di Milazzo.
Si è svolto mercoledì 24 febbraio nell’Aula Magna dell’ITET “Leonardo da Vinci” di Milazzo il primo incontro del progetto “Open Data Day 2016”, promosso dalla Prof.ssa Fiorella Turano, avvocato e docente di Diritto, volto a stimolare la sensibilità civica dei giovani e la conoscenza dei meccanismi di finanziamento e implementazione delle politiche finalizzate alla realizzazione di opere di pubblica utilità, con particolare riferimento al principio della trasparenza che necessariamente deve informare l’azione dei soggetti pubblici e dei privati che svolgono attività di pubblico interesse. L’iniziativa è stata realizzata con la collaborazione degli alunni della classe IV A Turismo dell’Istituto, presenti al dibattito in qualità di relatori: Maria Celeste Oteri, Luana Salvadore, Francesca Aricò, Giuliana Basile, Angela Inglese, Riccardo Grillo. La preside Stefania Scolaro, nell’introdurre i lavori, ha posto l’accento sull’alta valenza civica del progetto in questione, rientrante nell’ambito del Programma Operativo Regionale (POR) finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): “Il progetto tende a far sì che i territori siano più coesi ed omogenei, permettendo ai cittadini ed in particolare agli ‘stakeholders’ (soggetti portatori di interessi, ndr) di porre in essere un’attività di controllo su come vengono spesi i soldi pubblici a tutti i livelli di governo”. “Gli alunni – ha proseguito il Dirigente scolastico – sono riusciti a captare un progetto di cittadinanza attiva, un passo importante per formare cittadini che partecipino attivamente alla gestione della cosa pubblica e siano in grado allo stesso tempo di formulare proposte concrete. Questo è possibile solo se i dati vengono resi pubblici”. La valorizzazione delle risorse culturali locali rappresenta la base da cui partire per il rilancio dell’economia siciliana e del Mezzogiorno d’Italia nel suo complesso, contestualmente ad un incremento del “capitale sociale”, della propensione cioè dei cittadini ad associarsi per partecipare ai processi decisionali e monitorare l’attività dei poteri pubblici, instaurando con essi un dialogo fruttuoso e propositivo, diretto alla formulazione di proposte e progetti condivisi, che innalzino anche la qualità e l’efficienza dei servizi e delle risorse impiegate per interventi risolutivi delle problematiche collettive. “Trasparenza e accesso senza restrizioni alle informazioni e diffusione di cultura che può essere fonte di reddito” sono i concetti, nelle parole della Prof.ssa Turano, che sintetizzano la filosofia di fondo del percorso intrapreso con gli alunni. La docente promotrice ha scelto per l’occasione di delegare agli studenti il compito di illustrare le varie fasi in cui si articola il programma “Open data”. Gli stessi alunni coinvolti hanno deciso di prendere in esame l’iter amministrativo che ha portato all’apertura della nuova sezione dell’Antiquarium archeologico “Domenico Ryolo” di Milazzo, ubicato nella via G.B. Impallomeni (un tempo luogo di acquartieramento delle truppe spagnole), inserito nel ciclo di programmazione 2007-2013 dell’Unione Europea. Gli “Open Data” sono appunto dati aperti e accessibili ai cittadini attraverso servizi online, utilizzabili per diffondere informazioni a fini commerciali, ma soprattutto per favorire la collaborazione tra settore pubblico e privato. I dati così resi disponibili possono anche essere impiegati per la creazione di nuove applicazioni (“apps”) per i servizi pubblici.
Francesco D’Amico