Milazzo. Imbarco aliscafi non adeguato, rimedi e correttivi necessari non solo per Coronavirus.
Il periodo, chiaramente, ha aperto la discussione e la ricerca di soluzioni è necessaria, fosse anche per i residenti o per il turismo di prossimità. Che l’attuale terminal sia inadeguato ad ospitare quasi un milione di passeggeri annui, è un dato di fatto che non sfugge a nessuno. Invece di avviare scelte coriaggiose ma lucide, legandole al momento e quindi spostando nella sede naturale il terminal aliscafi, nei giorni scorsi, in un vertice in cui erano presenti alcuni dei protagonisti della vita portuale, si è optato per soluzioni tampone legate alle necessità del distanziamento sociale per chi dovrà andare o tornare dalle Eolie. Le idee sul tavolo si limitano all’osservanza di regole comportamentali ed a numeri di persone che possono stare o meno in fila. Ma i problemi pre coronavirus rimangono sul tavolo e si accavalleranno a quelli attuali. Già in tempi di normalità, venti persone creano assembramento tra documenti da esibire e biglietti da ritirare, sorvolando sulla enorme calura della tettoia esterna che più che regalare ombra, offre soluzioni istant moment di sauna naturale. Proprio nelle passate settimane a sollecitare una soluzione da condividere con i sindaci delle Eolie era stato il consigliere Nanì che aveva chiesto al Sindaco di Milazzo di preoccuparsi della questione legata alle autocertificazioni dei passeggeri che intasavano il punto di imbarco e rendevano impraticabile la zona. Nessun tipo di intervento è stato però adottato da questo punto di vista. La soluzione prospettata da Nanì era quella di una pre iscrizione a piattaforma on line delle compagnie per evitare ulteriori blocchi al terminal. Anche in questi giorni, su ogni biglietto staccato viene inserito il nome del passeggero per tracciare gli spostamenti e la procedura potrebbe non essere eliminata da giorno 18 maggio o dal prossimo 3 di giugno. Tenendo in conto questo, una soluzione andava e va immeditamente messa a punto. Limitarsi a posizionare file da non più di 16 persone non è certamente risolutivo del problema. E se proprio non si vuol accelerare per lo spostamento del terminal, che almeno si studi una adeguata soluzione cje consenta in maniera agevole per tutti il flusso turistico che ci si augura possa esserci nelle prossime settimane.