Messina. Avvocati e commercialisti arrestati nell’operazione DEFAULT. Coinvolta una donna di Milazzo.
Sono stati i finanzieri della Gdf di Messina ad eseguire le sedici ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip Maria Vermiglio e coordinata dal Procuratore Francesco Massara. L’Operazione, denominata “Default”, ha sgominato un’organizzazione con a capo due avvocati e un commercialista. Nel corso dell’operazione, sono stati sequestri beni del valore complessivo di circa 15 milioni di euro nei confronti dei componenti dell’associazione a delinquere specializzata in reati di bancarotta, sottrazione fraudolenta del pagamento di imposte, riciclaggio e auto-riciclaggio, falso ideologico in atto pubblico ed appropriazione indebita. Sotto sequestro il patrimonio immobiliare e mobiliare, costituito da alberghi, aziende, terreni, quote societarie e somme di denaro per un valore complessivo di circa 15 milioni di euro.Le indagini hanno fatto piena luce su un sistema illegale con al vertice due avvocati e un commercialista tutti messinesi. I tre, avvalendosi di due prestanome, predisponevano per la loro clientela di imprenditori, strumenti illegali e atti giuridici per favorire società riconducibili a questi ultimi con operazioni finanziarie e societarie volte ad occultare il loro patrimonio ai creditori e al fisco. Secondo un collaudato schema, i professionisti indagati provvedevano a svuotare rilevanti poste patrimoniali da diverse società in difficoltà trasferendoli in altre di nuova costituzione, lasciando gli ingenti debiti in capo alle società originarie che venivano messe in liquidazione dagli amministratori, per lo più individuati nei prestanome e chiuse nel più breve tempo possibile, all’insaputa dei creditori in modo da evitare che, nel termine di un anno, costoro potessero presentare istanza di fallimento.
Tra gli imprenditori coinvolti, uno già proprietario del Jolly Hotel di Messina, e la moglie, attualmente proprietari di due alberghi a Chianciano Terme, sottoposti a vincolo di sequestro. Un altro imprenditore e il figlio, costruttori della provincia di Reggio Calabria; un imprenditore di Policoro con i due figli, attivi in diversi settori economici, insieme alla collaboratrice di Milazzo; un imprenditore e il figlio del settore alimentare della provincia di Reggio Calabria; un faccendiere di Milano. In carcere finiscono gli avvocati messinesi Andrea Lo Castro, il commercialista Benedetto Panarello ed ai domiciliari l’Avvocato Francesco Bagnato insieme a due dei prestanome Giuseppe Barbera e Orazio Oteri.