Milazzo. Il Giudice di Pace condanna il Comune ed annulla multa dell’Asse Viario. Limite di velocità sbagliato e niente estremi prefettizi.
Lo avevamo ribadito più e più volte ma, a dispetto di qualche saccente difensore che in ultimo si è rifugiato sul fatto che i verbali sbagliati erano pochi, ecco una delle prime decisioni del Giudice di Pace di Barcellona Pozzo di Gotto sui verbali dell’autovelox sull’asse viario. Il Giudice elenca senza mezzi termini tutti gli errori commessi e, inevitabilmente, finisce con il dire le stesse cose sostenute dal nostro giornale per quella slot machine che era stata posizionata sull’Asse Viario di Milazzo e che aveva multato a più non posso anche chi era perfettamente in regola con il codice della strada ed i limiti di velocità imposti. Segnali stradali, oggi in buona parte scomparsi, che mai nessuno aveva rimosso lasciandoli lì a fare bella mostra indicando quanto invece non era. Anche quando l’autovelox ha cominciato a scattare foto a raffica c’è stata poca accortezza nel verificare quali fossero i limiti di velocità su quel tratto di strada. Ancora oggi non è stata modificata l’ordinanza sindacale che lascia un margine a scelta ( cosa assolutamente impossibile) tra una velocità di 60 o 70 chilometri orari. Scoperto l’arcano, grazie al nostro Giornale che è stato immediatamente attaccato per questo, neanche il buon senso di correggere gli errori. L’ordinanza ballerina del Sindaco è ancora lì, qualche emerito conoscitore della materia ha suggerito di evitare di fare ricorsi perchè si sarebbe usciti sconfitti e con qualche soldo speso in più, qualche mano buona ha tolto i segnali sbagliati ed infine qualcuno ha ripostato in ufficio l’autovelox. Ecco il contenuto della sentenza n.99/2018 del Giudice di Pace di Barcellona Pozzo di Gotto. “Nel merito, poi (motivo di opposizione sub 2) non si può che rilevare come nel tratto in cui è stata accertata la presunta violazione dell’art.142, comma VIII, del Codice della strada, al Km. 0,650 di corso Sicilia del Comune di Milazzo, il limite di velocità vigente fosse di Km./h 80 e non Km./h50, per come riportato in verbale, vigente invece dal Km.0 al Km. 0.587, giusta attestazione del Comandante p.t. la Polizia Municipale di Milazzo, prot. 12624 del 31/10/2017, seguita a precedente n.12623, entrambe depositate nel fascicolo di parte opponente.” Nella sentenza il Giudice di Pace del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto trova modo per richiamare il comportamento della pubblica amministrazione che avrebbe dovuto vigilare correttamente ed in maniera approfondita sulle infrazioni contestate e se realmente erano tali. Le lacune riscontrate spingono il Giudice a scrivere chiaramente in sentenza, lì dove il Comune ha addirittura ritardato la notifica degli atti, che ” Per l’organo accertatore, conseguono, responsabilità disciplinari e contabili“. Una sentenza che si chiude con l’annullamento del verbale elevato all’automobilista che è stato difeso dall’Avvocato C.Santamaria di Messina e con la condanna alle spese del Comune di Milazzo. Appare chiaro quale sarà l’esito degli ulteriori ricorsi presentati che vanno ad assomarsi ai verbali annullati d’ufficio, mentre non è più dato sapere nulla sui ventilati rimborsi a chi aveva pagato spinto dalla buona fede di un verbale ritenuto elevato con tutti i crismi della correttezza e, soprattutto non è più dato sapere che fine abbia fatto l’Autovelox.