Milazzo. Scarabeo nella rotatoria del Porto quasi pronto. Per favore, nessuno dica che è il simbolo della città.
L’idea di una scultura all’interno della rotatoria del Porto non dispiace. Probabile che le critiche non manchino ma bocciare a priori un’opera non rientra tra le prerogative di questa testata giornalistica che, anzi, applaude all’iniziativa.
Ricordando come nel 2015, nel mese di aprile, qualcuno prendeva in giro le rotatorie facendo riferimento ai Flinstone per i sassi contenuti all’interno dei nuovi (allora) regolatori della viabilità cittadina ed oggi invece fa di tutto per incrementare quei sassi, la città si prepara a questo nuovo colpo d’occhio che verrà offerto in un punto in cui ogni anno transitano oltre 500 mila persone.
Proprio per l’importanza del luogo e per la giusta considerazione dell’opera, va detto che la stessa rappresenta uno scarabeo che, soprattutto negli ultimi anni, è stato raffigurato all’interno di oggetti e monili di vario valore come souvenir e ricordo della città di Milazzo. Da Polifemo allo Scarabeo il passaggio è stato breve.
Dimenticato il ciclope con un’occhio solo e la sua “antica e desolata spelonca” ( mai parole furono più idonee a raffigurare con secoli di anticipo quanto si può notare oggi alla Grotta di Polifemo), si punta dritti su altro occhio quello che viene definito come l’Occhio di Milazzo, lo Scarabeo arabo del Castello. Ritenuto uno strumento fisico e geografico sul quale si continua a studiare, nel frattempo ha guadagnato spazio in magliette, posaceneri, monili, orecchini, ciondoli e altro come emblema dei souvenir della città di Milazzo.
Poi, a definirlo il simbolo della città, ci pensa qualche amante della cultura araba. Qualcuno che, errando, ritiene che l’integrazione passa anche attraverso l’assorbimento di simboli e soggetti provenienti da altra cultura. Milazzo ha un suo simbolo che è universalmente riconosciuto. E’ un’ Aquila Romana della quale andare fieri. Racconta di una storia e di una cultura diversa da quella rappresentata dallo Scarabeo.
Quello è solo simbolo di un periodo della nostra storia e di un’ occupazione subita. A fini di merchandising nessun problema. Ben venga la scultura. Ricordiamoci però di vivere in una città europea e non confondiamo le nostre radici con quelle di altri.