Milazzo. Ecco le analisi dell’acqua potabile. Inquinata in 4 punti di prelievo.
Nelle ordinanze Sindacali non si legge da nessuna parte quali siano i risultati delle analisi effettuate su campionatura diversa da un laboratorio milazzese su disposizione dell’Amministrazione Comunale ed a seguito di diverse segnalazioni di cittadini alle prese con una puzza incredibile che fuoriusciva, insieme all’acqua, dai rubinetti di casa. Dalle analisi si è escluso che il pozzo numero 2 della Zirilli, in zona San Paolino, abbia riportato alcun tipo di infiltrazione. Via libera dunque all’utilizzo dell’acqua potabile a Fiumarella, San Pietro, Bastione, Santa Marina, Parco e Grazia. Il pozzo uno invece presenta valori fuori dalla norma con presenza di eschericoli e coliformi totali. Chiara traccia di inquinamento dell’acqua potabile. Situazione che peggiora nei prelievi effettuati in altri punti sempre di Via Ciantro e di San Paolino. Picchi elevati nei prelievi all’interno delle abitazioni con presenze di batteri fecali che mantengono inalterati i valori anche con una conduttività a 37 gradi centigradi. Talmente tanto elevati rispetto ai valori normali che sono rappresentati da valore ZERO, che il laboratorio scrive chiaramente nella relazione che non è consentito l’uso al consumo umano. Ma cosa sono i coliformi totali e gli eschericoli presenti nell’acqua potabile. Ecco da dove possono arrivare:
la presenza di coliformi totali in un’acqua può avere diversa origine:
– contatto dell’acqua con l’ambiente esterno (es. contaminazione da terreni)
– contaminazione in atto da materiale fecale (umano o animale) proveniente da fognature, scarichi superficiali, pozzi perdenti)
– presenza di carbonio organico assimilabile che permette lo sviluppo dei coliformi nella rete di distribuzione
– inefficienza degli impianti di disinfezione.
L’escherichia coli secondo autorevoli fonti chimiche si annida nelle feci, se acqua o alimenti vengono in contatto con feci contaminate, vengono contaminati a loro volta.
Tale contaminazione può avvenire perché le feci infette si riversano in laghi, fiumi e rifornimenti idrici. L’infezione raggiunge poi l’uomo quando non c’è stata una disinfezione sufficiente, grazie ai trattamenti al cloro, oppure facendo il bagno nel lago o nel fiume infetti.
Adesso stabilire cosa non sia avvenuto nelle acque di Milazzo, vista l’assenza di laghi, sembra abbastanza facile. Indipendentemente dai motivi che, ancora rimangono misteriosamente tenuti nascosti o, ancora peggio, non sono stati individuati, bisogna correre ai ripari e ripristinare le condizioni normali nel più breve tempo possibile. Al Comune nessuno dice cosa si stia facendo ma, nelle zone interessate, di lavori non se ne vedono. Il Sindaco, insieme all’esperto Ciccio Italiano, ieri sera in aula non hanno fornito alcun chiarimento ne hanno detto cosa ci fosse nell’acqua, abbandonando l’aula precipitosamente nonostante le domande avanzate dal consigliere di Milazzo Futura, Midili, che ha rappresentato le difficoltà dei cittadini di Ciantro, rimproverando all’Assessore ai Servizi Sociali la mancata assistenza agli anziani ed a chi necessita di aiuto in quelle zone ed è stato abbandonato a se stesso, ancora oggi. La superficialità, la mancanza di comunicazione a tutti i cittadini, la mancanza di chiarezza su quanto sta accadendo, la mancanza di soluzioni e di tempi certi per ripristinare l’uso ordinario dell’acqua potabile preoccupa molto pensando a come un’emergenza di medie dimensioni sia riuscita a mettere in ginocchio parte della città che ancora oggi, dopo 72 ore non sa quanto dovrà attendere per tornare alla normalità.