Operazione Gotha 6. Svelati mandanti ed esecutori di 17 omicidi
Tredici gli arresti operati dai Carabinieri e dal R.O.S. Scattata nel corso della notte l’operazione Gotha 6. Dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del R.O.S. e del Comando Provinciale di Messina stanno eseguendo tredici arresti su richiesta della Procura distrettuale Antimafia, per omicidio aggravato dalle finalità mafiose. Gli arresti giungono a conclusione di una lunga attività investigativa inziata nel 2010. Le indagini hanno interessato la famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto ed hanno consentito di accertare mandanti ed esecutori materiali di 17 omicidi compiuti tra il 1993 ed il 2012 nel messinese. L’attività investigativa si è avvalsa anche del contributo di alcuni collaboratori di giustizia ed ha permesso di chiarire come gli omicidi furono compiuti per poter mantenere il controllo del territorio. Ecco i nomi degli arrestati:
Calabrese Tindaro, nato a Novara di Sicilia (ME) il 03.09.1973;
Calderone Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 27.05.1988;
Calderone Antonino, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 18.08.1975;
Caliri Angelo nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 21.04.1967;
Chiofalo Domenico, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 30.09.1985;
Chiofalo Salvatore, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 26.09.1989;
Di Salvo Salvatore, inteso Sam, nato a Toronto (Canada) il 08.03.1965;
Giambo’ Carmelo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 23.07.1971;
Gullotti Giuseppe, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 10.10.1960;
Mazzagatti Pietro Nicola, nato a Santa Lucia del Mela (ME) il 06.12.1960;
Micale Aurelio, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 30.04.1978;
Rao Giovanni, nato a Castroreale (ME) il 20.04.1961;
Trifiro’ Carmelo Salvatore, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) l’11.05.1972.
Nel dettaglio i motivi degli arresti :
Gli episodi delittuosi contestati nel corpo del provvedimento restrittivo sono i seguenti:
triplice omicidio di RAIMONDI Sergio, MARTINO Giuseppe e GERACI Giuseppe (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 4 giugno 1993).L’agguato sarebbe stata organizzata per punire le tre vittime, colpevoli agli occhi dell’organizzazione mafiosa di commettere furti in territorio di Barcellona senza l’autorizzazione dei vertici mafiosi;
omicidio di PELLERITI Domenico (Terme Vigliatore (ME), 24 luglio 1993).domenico PELLERITI era sospettato di avere commesso una serie di furti ai danni di un esercizio di vendita di ceramiche e pertanto GULLOTTI Giuseppe,indicato all’epoca al vertice dell’organizzazione barcellonese, cui si era rivolto il derubato, avrebbe deciso di punire il presunto autore con la morte. Secondo la ricostruzione fornita dai collaboratori di giustizia, la vittima avrebbe subito un violento interrogatorio per indurlo a confessare il furto.Al termine dell’interrogatorio il GULLOTTI avrebbe concesso alla vittima un’ultima sigaretta prima di dare il via libera all’esecuzione dell’omicidio;
omicidio di DA CAMPO Salvatore (Terme Vigliatore (ME) 2 febbraio 1995). per l’organizzazione criminale avrebbe “soffiato” ai Carabinieri indicazioni sul nascondiglio di CALDERONE Antonino (all’epoca ricercato);
omicidio di GRASSO Carmelo (Falcone (ME), 10 aprile 1995). L’uomo era ritenuto dalla cosca barcellonese come vicino a mafiosi catanesi con i quali aveva avviato attività criminali nella zona di Oliveri. Con il so comportamento aveva fatto perdere di prestigio alla organizzazione barcellonese che sembrava non controllare più il territorio;
omicidio di IANNELLO Felice (Falcone (ME), 5 marzo 1996). Si riteneva che la vittima spacciasse sostanze stupefacenti, anche a soggetti minorenni, nella zona di Barcellona. La sua attività criminale non era stata autorizzata dalla cupola locale ;
omicidio di FICARRA Fortunato (S. Lucia del Mela (ME), 1 luglio 1998). L’uomo venne uccisop per avere dato fastidio ad alcune signore all’interno di un noto esercizio pubblico. Il fatto aveva creato disagio all’interno dell’organizzazione;
omicidi di MILICI Mario (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 19 agosto 1998). Avrebbe trattenuto i proventi delle attiovità di estorsione e gioco d’azzardo senza versarli nelle casse dell’organizzazione mafiosa. L’agguato, iniziato presso una stalla usata solitamente dal MILICI il quale, ferito, riusciva comunque a tentare una fuga finita a poca distanza dove l’uomo, raggiunmto dai Killer venne finito a colpi di canna di fucile che gli trapasso il collo;
omicidio di SBOTO Antonino (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 3 maggio 1999), ritenuto responsabile di alcuni furti di cui la famiglia barcellonese era all’oscuro. Uno dei furti venne commesso ai danni della sorella di un esponente dell’organizzazione criminale. L’esecuzione dello SBOTO avvenne secondo una precisa e agghiacciante simbologia mafiosa: dopo l’esplosione di due colpi di pistola alla testa, gli venivano amputate entrambe le mani.Nel gergo mafioso era chiaro si trattasse di persona che aveva rubato a chi non doveva;
omicidio di CATALFAMO Giovanni (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 29 settembre 1998). CATALFAMO venne ucciso perché aveva avviato una attività di usura in proprio creando problemi all’organizzazione mafiosa barcellonese;
omicidio di DI PAOLA Giovanni (Brolo (ME), 6 ottobre 1995). La vittima era sospettata di aver sottratto delle somme dalle casse di una società operante nel settore del calcestruzzo, sulla quale convergevano gli interessi di esponenti mafiosi barcellonesi;
omicidio di MAZZÙ Nunziato (Oliveri (ME), 13 dicembre 2005), sl’uomo era sospettato di essere ormai prossimo a diventare un collaboratore di giustizia. ;
omicidio di TRAMONTANA Domenico (Barcellona P.G. (ME), 4 giugno 2001). I vertici dell’organizzazione criminale barcellonese avrebbero saputo dell’intenzione del TRAMONTANA di voler eliminare BISOGNANO Carmelo, personaggio di spicco della famiglia mafiosa barcellonese e a capo della zona di Mazzarrà S. Andrea. Bisognano Carmelo oggi è un collaboratore di giustizia;
omicidio di DE PASQUALE Carmelo (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 15 gennaio 2009), Anche in questo omicidio il motivo è legato all’intenzione del De PAsquale di uccidere D’AMICO Carmelo per poterne prendere il posto all’interno dell’organizzazione;
omicidio di ISGRÒ Giovanni (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 1 dicembre 2012), ucciso perchè componente della famiglia perdente dei Perdichizzi;
omicidio di MAZZA Carmelo (Milazzo (ME), 27 marzo 2009). L’uccisione del MAZZA avvenne in località Olivarella, all’esterno di una palestra dallo stesso frequentata e venne ripresa dalle telecamere posizionate all’esterno dell’attività. Appena uscito dal locale, Carmelo Mazza venne raggiunto da una pioggia di fuoco all’interno della propria autovettura ;
tentato omicidio di GIAMBÒ Carmelo, (Barcellona Pozzo di Gotto (ME), 3 marzo 2011). GIAMBÒ era accusato di trattenere per sé i proventi estorsivi raccolti per conto della famiglia ed inoltre si temeva che potesse iniziare a collaborare con gli inquirenti. Al termine di un concitato inseguimento per le vie cittadine, durante il quale i killer esplodevano numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo della vettura sulla quale viaggiava, il GIAMBÒ – che è tra i destinatari dell’ordinanza, poiché gravemente indiziato di due degli omicidi trattati – riusciva a mettersi in salvo presso la Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto (ME).