Danno ambientale, il fatto non sussiste. Assolti i vertici Ram per lo sversamento in mare del 2011
Assoluzione perchè il fatto non sussiste. I giudici del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto hanno assolto i vertici della Raffineria di Milazzo nell’ambito del procedimento relativo ai fatti risalenti all’alluvione del 22 novembre 2011. Al centro della questione, la tracimazione di oltre 61 mila metri cubi di acque di lavorazione contenute in serbatoi di stoccaggio e dalle aree interne dell’azienda. Acque che poi finirono per sversarsi in mare. Gli imputati dovevano rispondere di danno ambientale colposo e violazione colposa del codice dell’ambiente. In Tribunale si sono presentati l’ex direttore Marco Antonio Saetti, i tecnici Paolo Antonio De Gaetano, Natle Anastasi, Rosario Cannistrà, Sebastiano Bertino e Raffaele D’Angelo. Si procederà per un reato minore solo nei confronti della RAM per responsabilità amministrativa.
Il giorno successivo all’alluvione del 2011, nel mare di levante fu notata la presenza di idrocarburi che fece insorgere gli ambientalisti con alcune associazioni che successivamente si sono costituite parte civile. Non presero parte al processo invece i pescatori professionisti di Vaccarella che, nel 2015, ottennero un risarcimento, raggiungendo un accordo con l’azienda che sborsò complessivi 250 mila euro circa per chiudere la questione.