Costretta a sostenere lo stesso esame due volte per diventare Avvocato. Paradossale vicenda a Barcellona Pozzo di Gotto.
Una vicenda che la dice lunga su come funzionano le cose in Italia. Una giovane praticante legale, sostiene gli esami di abilitazione alla professione ma viene bocciata dalla commissione giudicatrice con una votazione bassissima. Stefania Ragaglia, 27 anni, che vive a Barcellona Pozzo di Gotto, non ci sta e sulla valutazione negativa della commissione giudicatrice presenta un ricorso al Tar di Catania. In attesa della decisione del tribunale amministrativo e, nell’incertezza della decisione, decide di ripresentarsi alla nuova sessione dell’esame per ottenere finalmente l’abilitazione. Le notizie dal Tar di Catania arrivano alcuni gioni dopo il secondo esame. Una commissione di esami nuova, nominata direttamente dal Tribunale, analizza i compiti di Stefania e, ribaltando completamente la decisione precedentemente assunta da chi aveva corretto i compiti, promuove con ottimo risultato la giovane praticante. Non finisce qui perchè nell’arco di alcuni giorni ancora arriva l’esito della seconda prova di esame sostenuta. Anche in questo caso Stefania ottiene una buona votazione e conseguentemente anche la “seconda” abilitazione. Non sappiamo se è il primo caso in Italia ma di certo è un emblema di come, in alcuni casi, la leggerezza di alcune persone possa incidere sul futuro professionale e personale di altre. Per fortuna Stefania non si è arresa e, per mettere al sicuro la sua professione, ha voluto “esagerare” abilitandosi alla professione di Avvocato per ben due volte.