La Capitaneria controlla l’AMP. La chiazza al Capo non era di combustile.
La Capitaneria è prontamente intervenuta nel tratto di mare segnalato da foto a Capo Milazzo. Stessa colorazione di una ipotetica chiazza di combustibile ma, per fortuna, materiale completamente diverso. Solo legnetti frantumati e sminuzzati che, con le pioggie, sono arrivati a mare dai torrenti. Un sospiro di sollievo per chi nell’Area Marina Protetta vede una risorsa assoluta per lo sviluppo economico e turistico della città. Il gioco delle correnti aiuta la città di Milazzo che, dopo lo sversamento in mare di olio combustile di due giorni fa, non è stata raggiunta da alcuna chiazza di quelle formatesi nel tratto di mare antistante la centrale di A2A. Anche quelle viste in Marina Garibaldi e lungo la zona di Vaccarella nella giornata di ieri, erano solo chiazze di agglomerati di legno sbriciolato. Chiaro che ormai, visto il ripetersi della situazione con una certa periodicità, la gente è preoccupata ed ogni macchia di colore scuro sull’acqua induce a pensare al peggio. Di fatto resta lo sversamento, certo, in mare di olio combustibile che deve avere un origine. Alle analisi il compito di indicare la natura e la composizione e quindi risalire a chi ha procurato un danno all’ambiente.